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Sorge sull’area ipotizzata come luogo dell’antica Planina. Con tutta probabilità è la più antica abbazia della Vallesina. La sua origine si può far risalire a qualche secolo prima del Mille, collegata alla primitiva immigrazione di monaci nella valle dell’Esino e legata, per la dedicazione al santo vescovo di Ravenna, al dominio ravennate-bizantino del sec. VI-VII in un territorio divenuto poi zona di confine tra Bizantini e Longobardi. Tra il Duecento ed il Trecento conobbe il periodo di maggiore grandezza, mentre dal Quattrocento iniziò un lento decadimento. Interventi successivi cambiarono il volto dell’antica struttura. Operazioni di restauro tra il 1968 e il 1973 recuperarono all’abbazia l’autentica fisionomia romanico-gotica. L’affresco absidale del 1508 è stato attribuito ad Andrea di Bartolo (+1518).